Il CV fatto bene: come strutturarlo e cosa scrivere

Il CV rappresenta, ad oggi, uno dei principali punti di contatto tra candidato e azienda.

Spesso è proprio il primo modo in cui il candidato si presenta, riassumendo in un unico documento quelle che sono le sue qualità e le sue esperienze.

Il CV è uno strumento molto adattabile, da compilare in base alle proprie esigenze e alla posizione per cui ci si candida. È infatti fondamentale preparare un CV personalizzato per ogni candidatura, per poter mettere in risalto le esperienze e qualità più rilevanti per la posizione.

Essendo uno strumento altamente personalizzabile, non esiste un formato unico e che vada bene per tutte le esigenze, ma esistono delle informazioni che è sempre bene riportare.

 

Seguendo la struttura che troverai di seguito non potrai sbagliare.

 

Il CV fatto bene

 

Iniziamo con i dati generici:

  • Nome e Cognome;
  • Foto: aiuta il selezionatore ad associare un volto a ciò che legge e a fare una prima conoscenza del candidato. Scegli preferibilmente una foto con sfondo neutro e abbigliamento né troppo formale né troppo informale;
  • Data di nascita: è bene riportare la propria età, in quanto a volte il profilo ricercato è facilmente collocabile in una determinata fascia di età;
  • Indirizzo: è importante mettere in risalto la zona in cui si abita, soprattutto per le posizioni che prevedono modalità di lavoro in sede o ibrido. Così facendo il selezionatore potrà avere subito idea della distanza del candidato dal luogo di lavoro, e capire quindi se sia necessaria una ricollocazione o trasferimento;
  • Telefono e e-mail: senza inserire i propri contatti, come il recapito telefonico e l’indirizzo e-mail, il selezionatore non potrà ricontattarti. Specifica quindi i tuoi contatti personali;
  • Profili social: se hai dei profili social curati dove pubblichi contenuti professionalmente interessanti puoi inserirli nel tuo CV. Aiuteranno il selezionatore a vedere come ti poni e interagisci online.

 

Passiamo ora all’approfondimento di esperienze e qualità:

  • Esperienze lavorative: una delle sezioni più importanti nel CV. Qui puoi elencare le tue esperienze lavorative più significative, partendo dalla più recente. Per ogni esperienza puoi specificare l’azienda presso la quale hai lavorato, il periodo dell’impiego e le principali mansioni svolte;
  • Formazione: qui puoi elencare tutte le esperienze formative, partendo anche in questo caso dalla più recente. Indica l’istituto e/o l’indirizzo di studi, la sede dell’ente di formazione, l’anno di conseguimento. L’inserimento del voto è facoltativo;
  • Corsi supplementari: qui puoi indicare tutti i corsi aggiuntivi che hai fatto, relativi allo studio di lingue o allo sviluppo di competenze specifiche;
  • Competenze: elenca 4/5 soft skills (competenze trasversali come lavoro di gruppo, empatia, etc.) e 4/5 hard skills (ad esempio project management, competenze informatiche, analisi dei dati, etc.);
  • Hobby e attività: questa sezione è del tutto facoltativa. Inserirla o meno dipende dalla propria personalità e dall’ambiente. Qui possono essere inserite le attività svolte nel proprio tempo libero, sia per svago sia ad esempio attività di volontariato o lavori socialmente utili. Questa sezione aiuterà il selezionatore a empatizzare con il candidato;
  • Trattamento dei dati: il trattamento dei dati è di vitale importanza. Se non inserito, il selezionatore non sarà autorizzato a trattare i dati personali presenti all’interno del CV, non potendolo quindi ricontattare.

 

Personalizza

 

Come detto, il CV è uno strumento altamente personalizzabile. Abbiamo visto lo scheletro di una struttura ottimale, approfondendo le sezioni più importanti e cosa scrivere in ognuna.

Ricorda che il CV migliore è quello personalizzato in base alla tua personalità e alla posizione per cui ti stai candidando.

 

Quindi personalizza e buona fortuna!

 

Francesca Di Sipio

HR Recruiter

SPP Milano

 

 

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