A ridosso della seconda metà del 2023, l’economia in Italia ha un segno più davanti in molti settori, ma come si sta comportando il mercato del lavoro?
Per rispondere a questa domanda andiamo a vedere i dati del mercato del lavoro pubblicati da Ministero del Lavoro e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), relativi al secondo trimestre 2023.
Mercato del lavoro: il contesto
Dopo un 2022 in lieve crescita, le stime di inizio anno avevano previsto un ulteriore sviluppo per il mercato del lavoro per tutta la durata del 2023.
Questa previsione è stata confermata nel primo trimestre e ora, con la pubblicazione dei dati del secondo trimestre, abbiamo uno strumento di verifica per vedere se questo trend è costante o se si è trattato di un fenomeno isolato. Andiamo quindi a vedere i numeri registrati.
Mercato del lavoro: i numeri
Il mercato del lavoro si conferma vivace nel secondo trimestre dell’anno con una domanda che aumenta a ritmo sostenuto e un trend positivo di oltre 100.000 nuovi posti creati negli ultimi due mesi. Un dato superiore a quello del periodo pre-pandemia e tra i primi in Europa.
Prosegue la graduale riduzione del tasso di licenziamento iniziata a metà dello scorso anno mentre restano su livelli elevati le dimissioni, dovute soprattutto a transizioni da un impiego a un altro.
Viaggiano a vele spiegate i settori del turismo e dei servizi con poco meno di 40.000 posti di lavoro creati nel secondo bimestre del 2023, pari a un terzo del totale dei posti creati.
Reggono bene anche l’industria e le costruzioni con tassi di occupazione in linea con quelli dei primi mesi dell’anno.
In netta ripresa i settori manifatturieri, compresi quelli cosiddetti energivori che stanno beneficiando del calo dei prezzi dell’energia.
Anche l’occupazione femminile ha registrato numeri ampiamente positivi, con quasi 50.000 assunzioni solo nel secondo bimestre del 2023. Di questa assunzioni il 37,5% sono avvenute nel settore turistico, il 20,8% nel commercio e il 14,6% nell’industria. Un dato importante rispetto ai numeri registrati nel post-pandemia.
Entrando più nel dettaglio delle dinamiche contrattuali, i dati ci dicono che il 70% dei posti di lavoro creati a marzo e aprile sono a tempo indeterminato, che rimangono la maggioranza, ma con un saldo più che raddoppiato dei contratti a termine che passano da 15.000 a 35.000. La crescita dei contratti a tempo determinato del resto non stupisce se si pensa alla forte espansione del comparto turistico in cui la richiesta di personale stagionale è preponderante.
Nullo o quasi il contributo dell’apprendistato, unico dato in controtendenza.
Mercato del lavoro: cosa aspettarsi
Visti i dati in continua aumento da inizio anno si prospetta un 2023 all’insegna della crescita per il mercato del lavoro, in accordo con le previsioni di inizio anno.
Il quadro è certamente più chiaro dopo aver visto i dati della prima metà dell’anno, e ci auspichiamo che la crescita continui anche nei prossimi mesi.
Ora non resta che aspettare i dati del terzo trimestre!
Daniele Armaroli
HR Recruiter
SPP Bologna